Cosa è la copia Forense

Copia forense, ovvero bit stream image,  consiste nell’acquisizione, o copia, bit a bit,  di un dispositivo di memorizzazione su un altro dispositivo di memorizzazione. A differenza di una copia dei singoli file presenti sui supporti, la copia forense comporta la duplicazione di tutte le zone del disco, anche quelle che non contengono alcun file direttamente visibile all’utente, definite tecnicamente aree non allocate.
Dato che nella maggior parte dei sistemi la rimozione di un file implica semplicemente la cancellazione dell’indice che contiene la posizione del file su disco, il poter aver accesso alle aree non allocate permette il recupero di file cancellati o d’informazioni ormai non più disponibili all’utilizzatore del sistema.

La copia forense è l’unico strumento che permette, unitamente alla verifica delle firme hash, di garantire l’ integrità e l’autenticità dei dati informatici dei dati copiati per poterli quindi portale in processo come elemento di prova.

Di cosa si può fare la copia forense

Comunemente si fanno le copie forensi di  hardisk, chiavette usb, dischi usb, schede di memoria, CD, DVD, lettori multimediali, macchine fotografiche digitali, sistemi di video sorveglianza, sistemi di allarme, smartphone e droni.

In via più generale si può fare la copia forense dei servizi cloud come Dropbox, iCloud, Google Drive, etc… o di siti internet, social network, webmail ma anche di sistemi di posta.

A chi rivolgersi

L’esecuzione delle copie forense presuppone la conoscenza e l’applicazione delle tecniche d’informatica forense legate all’acquisizione delle prove, si tratta di una attività che solo specialisti, consulenti informatici forensi, sono in grado di svolgere correttamente unitamente a indagini e investigazioni informatiche per la formulazione di una perizia